Cementa

Ti guardo, Principessa, ti guardo mentre suoni e ti giuro eterno amore. Ti guardo lungo un sentiero scavato dal tuo odore con le ali, che i profumi artificiali non possono tarpare. Ti guardo e ti aspetto, mi segui fino a dentro la boscaglia, fino agli occhi di un uomo prigioniero. Tua madre pure ti guarda, […]

Tempo fermo di giugno

La malinconia tiene insieme le relazioni come lo spazio bianco fa con le parole, si diffonde mentre gli anni passano e diveniamo polveri visibili in agglomerati, bolle che si formano casuali quando le cose si corrompono. Tre amici e una donna, Genova esplode nel 2001, l’amore pervade il mondo indifferente di bene e male, l’uscita […]

La vita fatta di parole

In un libro ci sono tutte delle parti personali, delle cose che sembrano di niente, insignificanti eppure perfette. In un libro che non hai scritto a volte ci devi essere per forza, così vale per il viaggio che hai fatto e non hai fatto, per le persone che ti hanno ucciso un pezzo e quelle […]

Rest in love

La vita segreta delle persone scomparse ha una strada invisibile. Esiste in un altro modo. Se il dolore crepa il corpo di chi resta, c’è una possibilità di resistenza fatta di silenzio e parole. Appena dopo una morte cara non c’è teoria né pratica al mondo. Non c’è soluzione. Niente ci consola. Il buco nello […]

Guarda i ricordi per sempre

Qui giace la memoria degli inverni passati, chiusa sotto le calotte mentre l’acqua va giù e il ghiaccio non sta mai fermo: l’infanzia si nasconde al tempo, continua a rinascere, d’estate, sulle altezze irraggiungibili, dove collassano le stelle, nei rifugi deserti senza nessuno. Al disgelo sorgeranno le ossa e i denti spaccati, pezzi di corpi […]

Brilla nelle ore di notte/ la cosa che è l’amore

Il male e la fame erano uguali. Questo sentivamo. Le stanze consumate di abiti e dischi, uno specchio dove ballare, i documenti senza un corpo. Il tuo odore mi ha chiamato, il sentore fragile di dolcezza degli animali in fuga fin dentro il buio.  È possibile mangiare il dolore, cancellarlo, succhiare il liquido dei ricordi- […]

non avrai altro dio

Una biga nel deserto sterrato delle strade di una città. Un carro guidato da un’ombra, trainato da cavalli invisibili, niente leoni o spade, nemici o gladi contro cui combattere. La corsa procede sotto gli occhi scomparsi di un anfiteatro circondato da tetri palazzi, laggiù dove i fantasmi abitano un cuore in rivolta, un cuore di […]

Diario della favola del teatro

Non ricordo la strada di ritorno. Ho un sapore di grotta addosso, sto spaesato nel modo in cui si viene fuori da un cunicolo o da un anello di pianeta. Tutto era terrigno, mi ricordo, c’era una sfera e un canto, i sortilegi mi ricacciavano nei ventri, avevo un solo cuore, il buio si mangiava […]

Iran, Italia

Ci sono i mostri. Ci sono sempre stati. Sono di certo spaventosi e affamati, abitano il buio senza lasciarlo mai. Nelle tenebre si possono sentire e immaginare, ma con la luce non esistono, nessuno li ha mai visti.  In un villaggio c’è un ragazzo che vuole una ragazza, e lei lo vuole. Si amano e […]

Assieme

Voce del verbo play che vuol dire giocare, fare, suonare come le macchie sopra un quadro con le mani: vuol dire un giro di cose e persone messe insieme in un cerchio, tenuto aperto fino a notte fonda, al giorno dopo, fino a quando spariscono i fantasmi. Lo dice chiaro Francesco Di Bella, nel suo […]