Diario della favola del teatro

Non ricordo la strada di ritorno. Ho un sapore di grotta addosso, sto spaesato nel modo in cui si viene fuori da un cunicolo o da un anello di pianeta. Tutto era terrigno, mi ricordo, c’era una sfera e un canto, i sortilegi mi ricacciavano nei ventri, avevo un solo cuore, il buio si mangiava […]